ROLO (Reggio Emilia) – C’è un’azienda con sede a Rolo che riceve prestazioni lavorative e servizi da una Vicenza. Importo delle forniture: 500mila euro. Una cifra che tuttavia la ditta della Bassa Reggiana, sprofondata in crisi economica, non riesce ad onorare visto che nel frattempo è stato posta in liquidazione. La titolare della azienda veneta per recuperare il credito inizia a rivolgere intimidazioni e minacce prima all’amministratore delegato e poi al liquidatore subentrato dell’azienda reggiana. ma c’è di più l’imprenditrice, da Vicenza, invia a Rolo un proprio dipendente, con l’obiettivo di farsi consegnare i soldi, pena il suo licenziamento.
Di fronte a questa situazione i manager destinatari delle minacce sporgono denuncia ai carabinieri di Albinea e Quattro Castella, dove risiedono. Gli investigatori dell’Arma avviano una indagine che consente di provare, anche attraverso l’analisi dei tabulati telefonici, la veridicità di quanto riferito dai professionisti. L’imprenditrice vicentina, una donna di 49 anni, e il suo dipendente, un 48enne residente sempre nel vicentino, dovranno ora rispondere dei reati di tentata estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. I fatti avevano avuto inizio nel mese di febbraio.
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