REGGIO EMILIA – Il presente e il futuro prossimo sono carichi di incognite, anche se i numeri totali dell’accoglienza consentono di tirare il fiato. Rispetto al marzo di un anno fa, gli arrivi di migranti sono in calo del 70%, ma la grande emergenza della scorsa estate fa comunque sì che ad oggi gli accolti siano 200 in più rispetto a 12 mesi fa. 1.320 persone oggi contro le 1.100 circa del marzo 2023: “C’è meno turn over – dice il presidente del Consorzio Oscar Romero Valerio Maramotti – La preoccupazione è che, a differenza di un anno fa, non ci aspettiamo che gli accolti attuali escano a breve dal percorso”.
Ad oggi c’è disponibilità di una cinquantina di posti negli appartamenti, comprensivi degli spazi a disposizione della cooperativa San Giovanni Bosco, ma per le motivazioni che dicevamo, e in prossimità degli arrivi che presumibilmente alla fine del Ramadan ricominceranno, il centro di permanenza temporanea di via Mazzacurati verrà potenziato nella sua capienza.
Se la necessità prima e più urgente è l’accoglienza, il problema vero è il dopo ed è la mancanza di case che affligge tutti: i richiedenti asilo che escono dal percorso dopo aver ottenuto i documenti o un lavoro di sicuro non fanno eccezione: “Una volta usciti dal percorso, o perchè trovano lavoro o perchè la loro domanda di asilo viene accolta, poi in gran parte non trovano alloggi. Oltre agli enti locali c’è bisogno della collaborazione delle associazioni datoriali”.
Reggio Emilia accoglienza migranti casa richiedenti asilo OvileAccoglienza migranti: l’Hub di via Mazzacurati raddoppia la capienza. VIDEO










