REGGIO EMILIA – Tutti esauriti ieri sera i posti disponibili per lo spettacolo di Michela Murgia ai Chiosti di San Pietro. Un toccante monologo, anche molto personale, sulle discriminazioni di genere.
***
“Ogni volta che faccio un intervento, di qualsiasi tipo, sui social mi scrivono quanto sono brutta, cessa e inchiavabile”.
Michela Murgia è scrittrice, blogger, drammaturga, critica letteraria e attivista per la parità di genere, ha vinto diversi premi letterari: Campiello, Dessì e SuperMondello. Ma per molti è solo ‘brutta’ e per questo riceve ogni giorno insulti sui social e non solo.
“I leghisti sentono il bisogno di scrivermi che non mi tromberebbero mai, perché pensano che il mio sogno sia quello. Mi augurano lo stupro, da parte di un negro perché li difendo. Uno di questi signori l’ho portato in tribunale e mi sono regalata una borsa artigianale a Firenze. Non li dai in beneficenza questi soldi? Proprio no, ogni volta che mi insultano e vinco la causa mi compro qualcosa di bello”.
Michela Murgia ha raccontato la sua esperienza personale sul palco dei Chiostri di San Pietro per parlare di discriminazioni e violenza di genere. Nel 2014 si era candidata alle elezioni regionali sarde con una lista di sinistra. “Ho chiesto: perché le tette sono un problema: perché le donne le invidiano, gli uomini le desiderano e nessuno ti vota”.
Nel suo monologo “Dove sono le donne” Michela Murgia ha toccato il tema degli stereotipi di genere sotto diversi punti di vista.
“Ho visto Matteo Salvini a petto nudo su una rivista, in una posa ammiccante. Immaginatevi così Maria Elena Boschi, cosa le direbbero…”.
Michela Murgia era accompagnata dal vivo da Francesco Medda Arrogalla, con le illustrazioni di Edoardo Massa. Rapito dalle sue parole il pubblico reggiano l’ha salutata con un lungo applauso.












