REGGIO EMILIA – Il meteo impazzito di questo periodo, in cui in 10 giorni si è passati da 30 gradi alla neve e temperature sotto zero verso l’appennino, non solo ha causato forti disagi, ma ha anche ripercussioni economiche importanti, in particolare nel settore agricolo.
La neve arrivata abbondante dalla fascia collinare al crinale ha causato la rottura di molti rami e la caduta di alberi, visto che le piante erano già in stato vegetativo avanzato. Le foglie trattenendo il peso della neve hanno portato molto spesso al collasso della pianta. La Cia Reggiana segnala gravi problemi nelle campagne per le coltivazioni orticole ed in questi giorni è altissima l’attenzione verso possibili gelate, micidiali per germogli e fiori.
Ma ci sono possibili, pesanti ripercussioni anche per la filiera del Parmigiano Reggiano. Lo sottolinea il Presidente della sezione reggiana del Consorzio, Giorgio Catellani: “Già lo scorso anno il clima piovoso nel mese di maggio aveva portato un danno importante perchè la qualità del primo taglio era stata scarsamente commesivbile, ciò significa per l’azienda agricola integrare l’alimentazione delle vacche con un aumento di costi e ripercussioni sulla qualità finale del prodotto”.