REGGIO EMILIA – Splende il sole sul Cusna e la poca neve che si era accumulata si è ormai sciolta. Sole e cielo azzurro su tutta la provincia con temperature ormai da settimane “fuori stagione”: minime fino a 2 gradi, massime fino a 13.
La prima parte dell’inverno è sembrata più un prolungamento dell’autunno, con la neve che si è fatta vedere solo a inizio dicembre. Una situazione che ormai si verifica da qualche anno. Secondo le temperature rilevate da Reggio Emilia Meteo, il 23 dicembre è stato il giorno più caldo con addirittura 23 gradi. Dalla consultazione delle tabelle climatologiche di Arpa Emilia-Romagna emerge inoltre che le massime rilevate quel sabato sono state certamente le più elevate dal 1991, e, molto probabilmente, per confronto con i dati di Parma e Modena, le più calde dal 1961 (in oltre 60 anni).
Dalle prossime ore, però, si cambia registro. Domani è previsto un importante peggioramento con piogge nella seconda parte della giornata. La causa di questa improvvisa svolta atmosferica va ricercata nell’arrivo di correnti d’aria di origine artica, che favoriranno la formazione di un ciclone mediterraneo in grado di scatenare precipitazioni intense, anche a carattere temporalesco, nonché violente raffiche di vento anche sulla pianura padana.
I fiocchi bianchi potrebbero cadere già da domani pomeriggio sul crinale, sopra ai 1.700 metri. Da sabato, poi, sarà in calo anche la quota neve, verso i 1000 metri circa; calo che proseguirà domenica imbiancando probabilmente anche la collina. Nel fine settimana dell’epifania, quindi, le precipitazioni saranno abbondanti andando a colmare un po’ quel deficit idrico che si è verificato in queste settimane.
E in Appennino dovrebbe arrivare finalmente la tanto attesa neve, anche in quantità considerevoli. Anche le temperature saranno in calo con le gelate notturne tipiche del periodo invernale. I modelli previsionali indicano che il periodo perturbato durerà anche nei prossimi mesi.
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