REGGIO EMILIA – Quella al via domani sarà una settimana contrassegnata da un brusco calo delle temperature. Allerta in tutta la regione per il vento e le associazioni di agricoltori sul chi va là per il rischio di gelate notturne. Coldiretti in allarme, la Cia invece è più ottimista in virtù delle previsioni.
Una finestra di inverno in mezzo alla primavera. Da temperature un po’ troppo alte per il periodo, stabilmente al di sopra dei 20°C negli
ultimi giorni, a temperature un po’ troppo basse. Siamo ormai abituati alle stagioni di una volta che non esistono più, ma la settimana santa sarà contrassegnata da uno sbalzo particolare: colonnina di mercurio che scenderà anche di 10° C, allerta arancione per vento forte su tutta la regione – la previsione di Arpae e Protezione civile è di raffiche fino a 88 km/h – ma in particolare sul crinale appenninico e sulla costa romagnola.
Una spallata fredda conseguenza di una perturbazione in arrivo dalla Norvegia dopo mesi che, dal punto di vista climatologico, avevano invece fatto segnare 1,21 gradi in più in media, con punte anomale di 1,38 gradi in più al Nord. Mentre Coldiretti lancia l’allarme a livello nazionale rispetto alle preoccupazioni di gelate notturne in pianura, che metterebbero a rischio la tenuta delle coltivazioni in fiore come peschi, albicocchi e ciliegi, la Cia provinciale dice che “stiamo monitorando la situazione, che però non è per ora allarmante. Non è previsto che la temperatura vada al di sotto dello zero: quello sì sarebbe un problema per la frutta estiva e per l’uva bianca in collina”.
Tutti, ma proprio tutti, sperano che questa settimana porti acqua, “anche se il deficit è già troppo avanti – dice Domenico Turazza, direttore della bonifica dell’Emilia centrale – Servirebbero una o più giornate intere di pioggia per avere un effetto benefico e rompere il ciclo della siccità che dura da mesi, anche se già qualche goccia è comunque importante”.
Reggio Emilia previsioni meteo meteo Coldiretti Cia emergenza siccità ritorno inverno