REGGIO EMILIA – Aumento salariale medio complessivo di circa 205 euro, innalzamento del bonus welfare da 200 a 250 euro annui, nuove tutele per lavoratori con patologie e disabilità, riduzioni orarie per turnisti, rafforzamento dei diritti sindacali e una sperimentazione per la riduzione dell’orario di lavoro settimanale a 35 ore. Sono i punti salienti contenuti nell’accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Un contratto che ora dovrà essere discusso e approvato dai lavoratori nelle assemblee sui territori. Una fase di discussione che a Reggio vedrà, di qui a febbraio, circa 300 appuntamenti.
“Siamo riusciti ad ottenere una reale trattativa che ci ha portato ad aumentare il salario oltre l’inflazione, a salvaguardarlo nel caso in cui l’inflazione dovesse aumentare attraverso il potere d’acquisto – ha detto il Segretario Nazionale della Fiom Cgil Michele Di Palma -. E poi abbiamo introdotto nel contratto finalmente una salvaguardia per le lavoratrici e i lavoratori precari, percorsi di stabilizzazione. In un mondo in cui le persone soffrono anche a causa delle condizioni drammatiche relative agli infortuni sul lavoro abbiamo implementato le formazione, la prevenzione e le garanzie per la salute e la sicurezza dei lavoratori. La classe operaia sta lottando: in questo momento, mentre noi siamo qui a fare questa assemblea, l’aeroporto di Genova è stato bloccato dai lavoratori dell’Ilva, nelle aree industriali sono moltissime le aziende in cassa integrazione e che rischiano il futuro. Qui c’è un punto che riguarda il Governo: c’è bisogno di una politica industriale e di investimenti“.
Il rinnovo del contratto dei metalmeccanici interessa nella nostra provincia circa 35mila lavoratori.
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