REGGIO EMILIA – Venerdì sarà sciopero generale di 8 ore per i metalmeccanici di tutta Italia, sciopero indetto dai sindacati uniti Fiom, Fim e Uilm. Il settore conta 40 mila addetti nella nostra provincia. A Reggio il corteo partirà alle 9.30 da Porta San Pietro e attraverserà la via Emilia, viale del Partigiano fino alle ex Reggiane, dove ci sarà il comizio finale del segretario generale della Fiom nazionale Michele De Palma.
“Bloccheremo la città, chiediamo scusa in anticipo ai cittadini per il disagio, ma la colpa è di Confindustria che non accetta nel rinnovo del contratto l’aumento dei salari superiore all’inflazione – spiega Simone Vecchi, Segretario Provinciale Fiom- questo nonostante il fatto che i profitti delle aziende anche sul nostro territorio continuano a crescere cinque volte di più rispetto ai salari”.
Il contratto dei metalmeccanici è scaduto il 30 giugno 2024 e ‘Federmeccanica – dicono i sindacati – con una modalità mai utilizzata, ha presentato una propria piattaforma per il rinnovo, di fatto disattendendo tutte le richieste dei lavoratori. Con le 8 ore di venerdì si arriva a 24 ore di sciopero da dicembre, nelle diverse aziende del territorio. L’aumento dei salari è solo la prima delle proposte dei sindacati.
Secondo Jacopo Scialla, Segretario Uilm Reggio Emilia “c’è poi la precarietà, che è una piaga sociale, la sicurezza sul lavoro e la riduzione dell’orario a parità di salario per evitare perdita di posti di lavoro a causa della transizione”.
Il contratto collettivo ha anche un “ruolo sociale” dicono i sindacati. E il Consiglio comunale di Reggio ha votato all’unanimità, nell’ultima seduta, l’appoggio allo sciopero di venerdì.
“L’aspetto sociale c’è nelle normative di conciliazione vita- lavoro, nelle condizioni che migliorano la vita dei lavoratori- spiega Alessandro Bonfatti, segretario Fim Cisl Reggio e Modena- lo smartworking, i permessi per famigliari anziani o figli. Le istituzioni lo riconoscono e li ringraziamo, c’è poi l’aspetto economico”.