REGGIO EMILIA – Andamenti ancora negativi, ma in miglioramento. Si è chiuso così il 2020, c0sì profondamente segnato dal Covid, delle aziende metalmeccaniche reggiane. Sono oltre 400 le aziende del Gruppo Metalmeccanico di Unindustria, per un totale di circa 27mila addetti.
Il quadro congiunturale del settore
Dopo le forti perdite del periodo marzo-giugno rispetto ai livelli pre-pandemici, in particolare nel quarto trimestre del 2020 l’attività produttiva ha registrato una crescita dell’1,2% rispetto al trimestre precedente e con un +0,2%, si è confermata sugli stessi livelli del quarto trimestre del 2019. Mediamente nel 2020 la produzione metalmeccanica si è ridotta del 13,4% nel confronto con l’anno precedente, un calo più accentuato rispetto all’intero comparto industriale (-10,9%) ma più contenuto nel confronto con il 2009 quando la crisi dei mutui subprime fece precipitare la produzione metalmeccanica di circa 30 punti percentuali.
Il quadro locale
Nel 2020 si stima un calo medio della produzione metalmeccanica reggiana e del fatturato rispettivamente di 6,7 e 6 punti percentuali rispetto al 2019. L’indagine congiunturale dell’Ufficio Studi di Unindustria Reggio Emilia, nell’ultimo trimestre del 2020 un miglioramento, tuttavia non sufficiente a colmare le perdite registrate soprattutto nella prima parte dell’anno.
Restano stabili i livelli occupazionali, grazie anche al ricorso agli ammortizzatori sociali. Nel quarto trimestre 2020, in base ai dati Inps, nell’industria metalmeccanica reggiana sono state autorizzate complessivamente (ordinaria, straordinaria e deroga) 3.652.804 ore di cassa integrazione guadagni, pari a circa 6 volte quelle autorizzate nel quarto trimestre dello scorso anno. All’interno del trimestre la maggior parte delle ore si è concentrata nei mesi di ottobre-novembre. Guardando all’intero 2020, complessivamente sono state autorizzate 18.810.804 ore di cassa integrazione guadagni, circa 13 volte le ore autorizzate nel 2019.
Le aspettative degli imprenditori evidenziano una crescita dei livelli di fiducia, confermando il percorso di miglioramento manifestato nel la parte finale del 2020, dopo i valori negativi record registrati nei trimestri precedenti.
I dati nazionali
Nel quarto trimestre del 2020 l’attività produttiva metalmeccanica ha registrato una crescita dell’1,2% rispetto al trimestre precedente mentre, con un incremento dello 0,2%, si è confermata sostanzialmente sugli stessi livelli del quarto trimestre del 2019.
Nel corso del 2020 la dinamica della produzione metalmeccanica, dopo le forti perdite osservate nel periodo marzo-giugno rispetto ai livelli pre-pandemici, ha mostrato nei mesi successivi andamenti ancora negativi ma in significativo miglioramento. Se, infatti, ad aprile i volumi prodotti erano più che dimezzati rispetto alla situazione pre-pandemica, nei mesi più recenti i livelli di produzione sono risultati inferiori di circa 3-4 punti percentuali.
Il crollo del commercio mondiale si sta riflettendo negativamente sull’interscambio commerciale del nostro Paese. Le esportazioni metalmeccaniche nel 2020 hanno registrato una contrazione rilevata del -9,7%, mentre le importazioni, a causa della caduta della domanda interna, hanno segnato un -12,8%.
Nel 2020 la dinamica occupazionale nelle imprese metalmeccaniche con oltre 500 addetti ha registrato andamenti negativi. Mediamente i livelli occupazionali sono diminuiti dell’1,3% rispetto al 2019.
Le prospettive a breve sono improntate a un cauto ottimismo, anche se permane una sostanziale incertezza dovuta all’evoluzione della pandemia, legata da un lato all’esito della campagna vaccinale e dall’altro alle mutazioni in atto del Coronavirus.