REGGIO EMILIA – Quanto il Fondo Certina è intenzionato a investire per il salvataggio della Meta System e a quali condizioni? Lo hanno chiesto i sindacati all’unico potenziale acquirente che mercoledì scorso ha depositato una proposta di acquisizione dell’azienda produttrice di componenti elettronici per grandi marchi come Bmw, Porsche, Stellantis e Volvo.
Cgil e Uil puntano a mantenere l’occupazione di 700 lavoratori, 450 dei quali nel quartier generale di Reggio. Dove, nell’arco della giornata, sono stati due gli incontri che si sono svolti, uno di mattina, l’altro nel pomeriggio. In quest’ultimo caso, l’appuntamento è stato seguito, a distanza, dai tecnici del Ministero del Made in Italy.
Alla presenza dei vertici di Meta System, dei rappresentanti di Certina e dei tre commissari giudiziali è stato fatto il punto sulla vertenza. In rappresentanza dei lavoratori hanno partecipato i segretari provinciali delle tute blu di Cgil e Uil.
Non è trapelato nulla ancora sui dettagli forniti dai bavaresi di Certina, inerenti il salvataggio di una realtà finita in difficoltà per avere accumulato, in due anni, oltre 230 milioni di debiti, anche per colpa della crisi che sta attraversando il settore dell’auto.
Giovedì, dopodomani, scade il termine fissato dai commissari giudiziali per la presentazione del piano industriale. Il 30 giugno invece si concluderà il contratto di solidarietà, ovvero l’ammortizzatore sociale che coinvolge i dipendenti.












