REGGIO EMILIA – Chi è l’investitore che dovrebbe salvare Meta System versando 175 milioni di euro? E’ una società cinese, si chiama Jianeng Meta (Taizhu) Holding e rappresenta la chiave di volta del processo di ristrutturazione dell’azienda reggiana. Nella relazione allegata alla domanda di composizione negoziata della crisi depositata da Meta System, si legge che questo investitore – per ricapitalizzare l’azienda – avrebbe versato 52 milioni di euro nel dicembre 2024 e altri 123 nel marzo 2025. Un nuovo piano messo a punto dai vertici di Meta System e datato 31 ottobre prevede invece che l’investimento sia effettuato solo nel giugno dell’anno prossimo.
Bruno Bartoli, il professionista incaricato dalla Camera di Commercio di Bologna di seguire la procedura, ha subito cercato di raccogliere informazioni sulla società cinese, anche perchè le stime dei flussi di cassa indicavano che nel mese di dicembre Meta System non sarebbe stata in grado di autofinanziarsi. A più riprese, l’8 ottobre, di nuovo il 15 e ancora il 23 ottobre, Bartoli aveva chiesto ai vertici dell’azienda di via Galimberti documentazione che dimostrasse la capacità di Jianeng Meta (Taizhu) Holding di onorare gli impegni assunti, senza mai ottenere risposta.
La società cinese finora non solo non ha versato le somme pattuite, ma non ha mai fornito garanzie patrimoniali e finanziarie. Le verifiche condotte personalmente dal professionista mettono in luce numeri poco rassicuranti: Jianeng ha un capitale sociale di 130mila euro, tre addetti, zero ricavi nel 2023. Il 60% dell’operazione di salvataggio di Meta System sarebbe finanziato attraverso prestiti bancari di cui non esiste documentazione.
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