REGGIO EMILIA – Un presidio permanente davanti al quartier generale della Meta System, in via Galimberti. Nemmeno la pioggia ha fermato i lavoratori, che da stamattina sono in sciopero a oltranza, almeno fino al prossimo 15 dicembre. Chiedono attenzione e vogliono risposte, perché in ballo c’è il loro futuro ma anche un patrimonio di competenze prezioso.
La crisi dell’azienda ha radici lontane, ma si è aggravata con le difficoltà che sta vivendo l’intero settore auto e pone interrogativi anche sul ruolo delle multinazionali e le politiche industriali dell’intero Paese. In ballo ci sono quasi 700 posti di lavoro, 450 solo a Reggio Emilia, ma anche molto di più. L’azienda reggiana, specializzata nella produzione di sistemi elettronici per il settore dell’auto, che serve marchi come Stellantis, Porsche, Bmw e Volvo, è in mano cinese dal 2015, ma nonostante una tecnologia all’avanguardia e 300 milioni investiti negli anni dalla multinazionale Deren, dal 2019 ha accumulato perdite per 108 milioni.
Di contro, però, può ancora vantare un portafoglio ordini di quasi 2 miliardi grazie alla produzione di un innovativo acceleratore di carica per ridurre i tempi delle ricariche delle batterie delle auto elettriche. Il problema, però, è rappresentato dai debiti accumulati. A fine anno si stima che possano essere 90 milioni con creditori italiani e altri 145 milioni in Cina, la maggior parte con altre aziende del gruppo Deren.
Anche questa incerta composizione del debito, oltre ai dubbi sui potenziali acquirenti, potrebbe aver indotto il tribunale di Reggio a bocciare la richiesta di composizione negoziata, aprendo di fatto la crisi e rendendo la partita per il salvataggio di Meta System molto più complessa. I lavoratori chiedono delle risposte certe per il loro futuro e per le loro famiglie, i sindacati l’intervento del ministero per assicurare continuità produttiva a un’azienda strategica verificando se, come sostiene la proprietà, ci siano altri fondi pronti a investire: si parla di Harvest Fund Management ma non solo.
Intanto, domani alle 12.30 i sindacati Fiom Cgil e Uilm Uil incontreranno la proprietà per avere delle risposte sul futuro. Prima, alle 10, il sindaco Marco Massari con il vice Lanfranco De Franco, saranno presenti allo sciopero davanti all’azienda. “La crisi che ha colpito Meta System rappresenta un allarme molto serio di cui farsi carico subito. Serve maggiore chiarezza rispetto alle intenzioni della proprietà e agli scenari futuri, con particolare attenzione alla situazione di incertezza di lavoratrici e lavoratori. Ci uniamo alle richieste delle sigle sindacali coinvolte. Occorrono subito una trattativa trasparente con eventuali acquirenti, il blocco dei licenziamenti, l’accordo di solidarietà garantito per il 2025”.
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