REGGIO EMILIA – “Celebrazione eucaristica per il processo di Bibbiano che si sta concludendo nel primo grado”. L’avviso è affisso nella bacheca all’esterno della chiesa del Sacro Cuore, in città, in via Baroni, zona Baragalla.
Il parroco, don Davide Poletti, contattato dalla nostra redazione, pur confermando l’appuntamento non ha voluto rilasciare dichiarazioni e spiegare il senso dell’iniziativa.
Secondo quanto ricostruito si tratterebbe di una messa la cui celebrazione sarebbe stata sollecitata da alcuni degli imputati nel processo per i presunti affidi illeciti in Val d’Enza la cui sentenza è fissata per il prossimo 10 luglio.
L’avviso è stato pubblicato anche nel bollettino dell’Unità pastorale “Laudato sii” a cui la parrocchia del Sacro Cuore fa riferimento. La comunicazione non è passata inosservata. Marco Eboli, storico esponente della destra reggiana, militante di Fratelli d’Italia, ha indirizzato una lettera aperta al Vescovo Giacomo Morandi: “A mia memoria – scrive – non ho mai visto celebrare una messa per un processo giudiziario, ma nel caso specifico mi chiedo e chiedo a sua Eccellenza il Vescovo, per chi sono chiamati a pregare i fedeli? Ma soprattutto perché la Chiesa si deve schierare quando è in corso un processo giudiziario? Non sono certo le parrocchie – conclude Eboli – i luoghi ove prendere una parte in processi giudiziari ancora in corso”.
Quella della chiesa del Sacro Cuore, tuttavia, non sembra una iniziativa estemporanea, perché la stessa parrocchia ha ospitato nei mesi scorsi altri momenti di riflessione sulla vicenda affidi. Tra questi la presentazione, lo scorso 19 novembre, davanti a centinaia di persone, del libro “Il lupo di Bibbiano” scritto da Luca Bauccio, legale dello psicoterapeuta Claudio Foti, assolto al termine di una travagliata vicenda giudiziaria.
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