REGGIO EMILIA – Nel panorama delle forme di demenza, l’Alzheimer è quella più diffusa. Le persone che ne soffrono rappresentano oltre la metà delle casistiche. Nel Reggiano i malati sono attorno ai 5mila, una stima al ribasso.
Nel 2023 le diagnosi di demenza, nella nostra provincia, sono state 2077, cresciute in un anno dell’8%. Costante, nello stesso arco di tempo, sono state le diagnosi di patologie che potrebbero evolvere in demenza, riscontrate in oltre 1500 persone. Numeri “spropositati”, li definisce Morena Pellati, direttrice dell’Atrea Anziani e Fragilità dell’Ausl che sottolinea anche il dato delle oltre 12mila visite di controllo eseguite annualmente.
“Se si cerca di rispettare i sani stili di vita, quei fattori di rischio che aumentano la possibilità di incappare in un quadro di demenza, quindi stili di vita corretti, dieta, fattori di rischio cardiovascolari, il fumo, evitare queste cose, ma anche mantenersi stimolati a livello culturale, avere interessi di qualsiasi tipo, arte, musica, leggere, ma farlo in modo attivo, questo può ridurre i numeri di persone che possono poi ammalarsi”.
Prevenzione, raccolta fondi e sensibilizzazione. Puntano a questo gli appuntamenti organizzati da Aima, distribuiti nei sei distretti sanitari reggiani. Un ricco cartellone con proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, ma anche attività all’aria aperta come la “camminata metabolica”, in programma sabato mattina 14 settembre a Scandiano.
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