REGGIO EMILIA – Si intitola “Per il futuro di Reggio Emilia” e ha l’ambizione di contribuire a scongiurare il rischio che Reggio torni indietro: è la lettera appello promossa da 45 cittadini sulle vicende che hanno coinvolto la Procura di Reggio.
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Tra i primi firmatari ci sono quattro ex segretari della Camera del Lavoro (Mirto Bassoli, Franco Ferretti, Gianfranco Riccò e Franco Pedroni), medici come Umberto Bedogni e Marco Massari, il segretario della Fiom Simone Vecchi, il giornalista Paolo Bonacini, autore del libro “Le cento storie di Aemilia”, e tanti altri. Il documento esprime “solidarietà umana” all’ex procuratore Marco Mescolini, ma non si ferma qui. Dice che il suo allontanamento, deciso dal Csm, “è il risultato finale di una campagna di inaccettabili semplificazioni e strumentalizzazioni orchestrata da esponenti politici di destra”.
Secondo i promotori dell’appello, il provvedimento del Csm “apre uno scenario nuovo e preoccupante per la provincia di Reggio”. Perché? Perché – è la risposta – verranno meno “le competenze, le relazioni, le capacità di coordinamento investigativo” che Mescolini ha messo a disposizione per dieci anni della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, permettendo così di colpire la cosca che aveva piantato radici profonde nel nostro territorio.
Dopo l’insediamento di Mescolini a Reggio, nel settembre 2018, “quel patrimonio fatto di competenze investigative e conoscenze ambientali ha consentito di aggredire le nuove frontiere del crimine organizzato”, che vedono criminalità comune e mafiosi allearsi per perseguire obiettivi comuni. “Temiamo le possibili conseguenze che l’allontanamento di Mescolini comporta – scrivono i promotori dell’appello – temiamo in particolare il pericolo da più parti denunciato di un rafforzamento della criminalità organizzata”.
In ballo c’è appunto il futuro di una comunità che a partire dal 2015 ha dovuto fare i conti con il processo Aemilia e “con la necessità di rivedere criticamente scelte, vicende, cedimenti del proprio agire”. Una presa di consapevolezza che non deve essere messa in discussione o interrotta. E’ con questo spirito che i promotori invitano i cittadini a sottoscrivere un appello che, dicono, “non fa riferimento alle appartenenze politiche, ma al comune sentire per la tutela del nostro futuro”.
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Per aderire: email perfuturoreggioemilia@gmail.com
I firmatari: Roberto Ballabeni, Ernestina Bazzi, Mirto Bassoli, Umberto Bedogni, Antonio Bernardi, Gianni Bernini, Nicola Bolzoni, Paolo Bonacini, Roberta Bonilauri, Betti Borciani, Loris Cavalletti, Luca Chierici, Luca Chiesi, Mauro Confetti, Marzia Dall’Aglio, Claudio Ferrari, Franco Ferretti, Tiziana Fontanesi, Silvano Franchi, Lucio Gambarini, Guida Giarelli, Simonetta Giglioli, Maura Giuffredi, Ivano Gualerzi, Romeo Guarnieri, Dumas Iori, Manuel Masini, Marco Massari, Sandro Morandi, Pierino Nasuti, Franco Pedroni, Francesca Perlini, Mauro Ponzi, Fiorella Prodi, Gian Franco Riccò, Vera Romiti, Arno Sassi, Giuliano Sassi, Massimo Silingardi, Marika Todaro, Anna Valcavi, Letizia Valli, Simone Vecchi, Mauro Vicini, Lauro Vignali.
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