Per investire sui mercati finanziari è indispensabile imparare alcuni concetti chiave, in particolare come creare un portafoglio azionario bilanciato. Si tratta dell’unico modo per affrontare indenni i momenti di crisi, come del resto quello attuale, proteggendo il capitale e adottando strategie flessibili. Vediamo alcuni consigli utili per capire come investire in azioni nel modo giusto.
Come pianificare una strategia adeguata
La prima cosa da fare quando si vuole investire in Borsa è progettare una strategia efficace e personalizzata. Farlo non è semplice, è necessario conoscere il funzionamento dei mercati azionari, avere una certa esperienza e saper realizzare analisi approfondite. Allo stesso tempo è possibile imparare e acquisire tali capacità, basta avere tempo e pazienza dedicandosi quanto più possibile allo studio dei mercati finanziari.
Innanzitutto, è fondamentale considerare le proprie esigenze d’investimento, stabilendo quali sono gli obiettivi di breve e lungo termine. Inoltre, bisogna tenere conto del capitale a disposizione, essenziale per determinare strategie efficaci, compresa un’analisi sincera e ponderata in merito alla gestione del rischio. Una volta messi a fuoco obiettivi, risorse e rischi è possibile procedere con la fase successiva.
A questo punto è importante cominciare a seguire il mercato azionario, selezionando i titoli più interessanti che si addicono alla valutazione iniziale. In questo modo è abbastanza semplice capire quali azioni monitorare e quali titoli scartare, concentrando la propria attenzione sui prodotti finanziari più adatti alle proprie necessità. Ovviamente prima di procedere con gli investimenti bisogna eseguire delle analisi accurate, cercando di trovare il momento giusto per acquistare.
Investire in Borsa: l’importanza di un portafoglio bilanciato
La composizione del portafoglio azionario è sicuramente di fondamentale importanza, poiché un paniere di titoli equilibrato consente di affrontare anche momenti di crisi e periodi di temporanea difficoltà. Prima di tutto è necessario comprendere come bilanciare gli asset da comprare, stabilendo le quote da destinare ad ogni tipo di azione, dalle più rischiose e volatili ai titoli più sicuri e garantiti.
Trovare la formula giusta non è semplice, poiché differisce per ogni investitore, quindi se per alcuni è ad esempio una partizione 80/20 per altri potrebbe essere 70/30 oppure 90/10 e così via. L’essenziale è riuscire a capire come proteggere il capitale, almeno buona parte di esso, utilizzando una quota ridotta per operazioni potenzialmente più rischiose, ma che possono offrire un rendimento più elevato.
Spesso una soluzione adottata è usare l’80% delle risorse per asset a basso rischio, come obbligazioni e titoli di Stato, adoperando il restante 20% per gli investimenti azionari o in prodotti come ETF e altri strumenti derivati speculativi. Tuttavia, questa combinazione è suscettibile a numerose variazioni, in quanto ognuno deve individuare l’opzione più adatta rispetto alle proprie necessità e agli obiettivi da perseguire.
Come mantenere un portafoglio titoli nel tempo
Dopo aver scelto la suddivisione dei titoli in portafoglio, altrettanto importante è il mantenimento delle posizioni nel tempo. In particolare, bisogna effettuare periodicamente un’operazione chiamata ribilanciamento del portafoglio azionario, da eseguire almeno una volta l’anno oppure dopo ogni momento di crisi o di turbolenze finanziarie elevate. Ciò serve per evitare disequilibri nel corso degli anni, poiché gli andamenti dei mercati finanziari comportano un continuo cambiamento degli equilibri.
Con interventi mirati, invece, si può garantire il rispetto delle proporzioni all’interno del pacchetto di titoli posseduti, valutando il minore o maggiore impatto assunto da ogni asset. Ad esempio, un insieme di azioni potrebbe crescere di valore, portando a uno sbilanciamento rispetto a prodotti a basso rischio come i titoli di Stato, i quali offrono un rendimento fisso e sono meno soggetti a tali fluttuazioni. In questo caso si possono vendere alcune azioni, oppure aumentare l’esposizione in titoli pubblici.
Se invece il prezzo delle azioni fosse sceso dopo un anno, per riequilibrare il portafoglio si potrebbero liquidare dei bond o acquistare altri titoli azionari, della stessa società quotata o di altre aziende. L’obiettivo è mantenere nel lungo periodo la proporzione stabilita all’inizio, affinché le normali fluttuazioni dei mercati finanziari non creino forti squilibri all’interno del proprio pacchetto di asset. Ovviamente ricordiamo che è indispensabile mantenere un profilo d’investimento prudente, rivolgendosi sempre a dei professionisti in presenza di dubbi e incertezze.
(informazione a cura di Kaiti expansion)













