REGGIO EMILIA – Ieri, nel Giorno della Memoria, gli studenti del liceo “Matilde di Canossa” hanno ascoltato le parole del giornalista Michele Pompei, che ha scritto un saggio sulla razza umana. “Il Giorno della Memoria ci ricorda che le persecuzioni sono state portate avanti in nome di qualcosa che non esiste e che dovremmo smettere di chiamare così: la razza”.
Da diversi decenni la comunità scientifica afferma che è scorretto parlare di “razze umane”. Nonostante ciò, si continua a far riferimento a esse nei contesti più diversi nella nostra società. Pompei, nel suo ultimo saggio “Razze Umane, breve storia di un inganno”, parla proprio di questo, raccontando anche la genesi e la storia delle razze umane e il fondamentale contributo che la scienza ha fornito per porre fine al lungo inganno. “La comunità scientifica è convinta che il concetto di razza sia sbagliato”, le sue parole.
Giornalista per le edizioni bolognesi di Repubblica e Corriere della Sera, regista e curatore radiofonico, Pompei ha incontrato gli studenti ieri. Le teorie sulla razza, l’eugenetica e il darwinismo sociale hanno costituito le basi dell’odio e della Shoah. “E’ un tema purtroppo sempre di attualità, ne parleremo per molto tempo e nel mio piccolo, con questo libro, ho contribuito a dire almeno di non utilizzare un termine che scientificamente è sbagliato”.
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