REGGIO EMILIA – Torniamo a parlare della stazione Mediopadana. Alla luce dei miglioramenti annunciati lunedì scorso siamo andati a vedere effettivamente se ci sono aspetti che dimostrano particolari carenze. Ci siamo soffermati soprattutto sui servizi offerti ai viaggiatori.
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“Pochi servizi, un bar, un tabaccaio, anche gli spazi sia di Trenitalia che di Italo sono pochi, quindi uno arriva all’ultimo, prende il treno e va e basta, non la vive”.
Un luogo esclusivamente di passaggio, privo di caratteristiche tali da invitare a trascorrerci un po’ di tempo. Viene inquadrata in questo modo da molti suoi utenti abituali la stazione Mediopadana, oggetto di un milionario piano di interventi studiato per risolvere lacune alcune delle quali presenti da sempre. E’ il caso della carenza dei parcheggi e della sicurezza legata alla custodia delle auto, specie di notte.
Entro la fine del 2021, questa la tempistica auspicata, dovrebbe essere realizzato il parcheggio da 1300 posti previsto sul lato est, al di là cioè della ferrovia del treno locale. Sarà raggiungibile grazie a un sottopasso che prolungherà via Città del Tricolore. A quel punto potrà prendere il via il progetto parallelo di ampliamento degli spazi ospitati dalla stazione.
La superficie potenzialmente occupabile è di 10mila metri quadrati. Oltre quattro volte tanto rispetto alla porzione attualmente utilizzata, dove si trovano l’ampio atrio con le biglietterie automatiche, le salette riservate ai clienti dei treni di Frecciarossa e del concorrente Italo, un caffé che fa anche da tavola calda e che ha come dirimpettaio un’edicola-tabaccheria con servizio bar annesso. E’ presente inoltre il front office di un’azienda di autonoleggio che gestisce anche un’area di parcheggio custodito, con servizio di ritiro e consegna del veicolo direttamente alla Mediopadana. Ci sono poi le toilette, fresche di ristrutturazione, suddivise in due unità per le donne e due per gli uomini. Solitaria una Mobike testimonia la presenza del bike-sharing. Il tutto risulta sottodimensionato rispetto al copioso flusso di utenti, circa quattromila al giorno in tempi pre Covid.
Come un libro dei sogni appaiono i progetti per il futuro, che porteranno all’apertura di negozi, di spazi per le imprese dedicati agli incontri di lavoro e all’allestimento di stand per la promozione del territorio, aspetto oggi confinato a uno schermo interattivo. “Magari arrivi un po’ prima ti fermi, mangi qualcosa, godi, spendi qualcosa in più, sai che il tempo di attesa può essere più piacevole”, ci dice un viaggiatore.
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