SCANDIANO (Reggio Emilia) – Questa é la foto di quello che resta della sua abitazione, nel centro di Gaza City, distrutta dai bombardamenti israeliani. E questa é la foto della tende in cui ha vissuto per mesi prima di lasciare la Striscia insieme alla moglie e ai tre figli e prima di arrivare in Italia dove vivono da tempo i genitori e altri famigliari.
E’ la storia di Mohammed Elkhaldi, 42enne medico palestinese, che é riuscito ad uscire dall’inferno di Gaza raggiungendo l’Egitto e poi volando in Italia. Ora vive a Scandiano in un appartamento messo a disposizione dalla Caritas. A Gaza sono rimasti i genitori della moglie e altri parenti con cui comunicare é difficilissimo: “Riusciamo a parlare solo nei pochi momenti quando là c’é elettricità. Abbiamo paura per loro perché ci sono bombardamenti continui”, ci racconta.
“Anch’io sono stato vicino alla morte a causa delle bombe – racconta con gli occhi lucidi – è accaduto nei primi giorni di guerra, c’é stata una esplosione vicino a casa mia, la porta di casa é stata sfondata e sono stato colpito alla testa”.
L’inferno di Gaza ora é lontano, ma solo sulla mappa geografica, perché l’angoscia per le sorte dei propri famigliari e della propria terra é sempre presente. Un contesto horror in cui la gente muore non solo sotto le bombe e per i colpi di arma da fuoco, ma anche per la fame o le malattie più banali, perché oltre al cibo mancano anche i farmaci. Mohammed Elkhaldi a Gaza esercitava la professione di medico di famiglia e ora ha avviato un percorso per ottenere il riconoscimento della propria laurea anche in Italia.
Medico da Gaza a Scandiano Mohammed Elkhaldi Accolto dalla Caritas La fuga dalla Striscia