REGGIO EMILIA – E’ scattata la tregua tra i medici di base e l’Ausl, tanto che i primi hanno deciso di sospendere lo stato di agitazione al termine di un confronto, davanti al vicario del prefetto Salvatore Angieri, durato tre ore e mezza. L’incontro era stato chiesto nei giorni scorsi dalla Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale di Reggio, l’organizzazione sindacale più rappresentativa, per poter affrontare una serie di questioni.
La più urgente era quella delle prescrizioni delle prestazioni da parte dei professionisti delle strutture private convenzionate: “L’azienda – dice il sindacato – ha accolto la nostra richiesta e si è impegnata a fare in modo che gli specialisti si facciano carico delle ricette delle prestazioni che prescrivono, come prevede peraltro la legge, evitando al paziente di rivolgersi in un secondo momento al medico di base”. Alle persone verrebbero evitati giri e attese inutili e per i medici di medicina generale meno burocrazia significa più tempo da dedicare ai pazienti, in particolare ai cronici.
Si è arrivati a una conciliazione anche su altri temi, a partire dalla gestione dei Nat, i nuclei di assistenza territoriale, cioè i centri per le cure primarie che si attivano nelle zone non coperte dalla medicina di famiglia. Lo stato di agitazione è stato dunque sospeso ma è già in programma un nuovo incontro per fare il punto della situazione. Se le cose non dovessero andare come previsto, per i medici di base potrebbe scattare lo sciopero.
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