REGGIO EMILIA – Il giudizio dei pazienti sul servizio offerto dai medici di base in provincia di Reggio è sostanzialmente soddisfacente, anche se non mancano alcune criticità. E’ quanto emerge dalla prima indagine sulla sanità territoriale reggiana. Un report presentato da Federconsumatori, Spi-Cgil e Auser.
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Il 17% degli intervistati ritiene il servizio fornito dal proprio medico di base non sufficiente. Il 29% lo giudica ottimo, mentre il 42% buono o molto buono. La ricerca è stata condotta su un campione di 735 persone di tutte le fasce di età, di cui il 91% autosufficiente. Il periodo di rilevazione riguarda l’estate 2021.
Secondo il 55% il servizio offerto è da ritenersi sostanzialmente in linea rispetto al rispetto, il 24% lo giudica peggiorato, il 14% migliorato.
Tra le criticità individuate gli orari limitati di apertura degli ambulatori (spesso troppo affollati), la comunicazione medico-paziente e le visite domiciliari, giudicate carenti.
“Abbiamo riscontrato – dice Rino Soragni, presidente Federconsumatori – che c’è un maggiore grado di soddisfazione negli ambulatori in cui operano più medici o nella case della salute”.
Per il futuro cosa si aspettano dal proprio medico gli intervistati?
“Una presenza più capillare, soprattutto nelle zone più disagiate e un minor carico di burocrazia”, sintetizza Matteo Alberini, segretario provinciale Spi-Cgil.
Il 75% delle persone che hanno risposto al questionario è dotata di Fascicolo Sanitario Elettronico.