REGGIO EMILIA – A livello regionale l’ammanco di medici di base è di 1441 unità. Per correre ai ripari la Regione, a fine marzo, ha pubblicato un apposito bando. Hanno risposto però soltanto 349 medici con titolo idoneo ad esercitare la professione. Significa che, nella più rosea delle ipotesi, si riuscirà a coprire il vuoto d’organico soltanto per un quarto. Questo perché solitamente non tutti i partecipanti, nel momento in cui ricevono la chiamata, accettano il posto per l’incarico vacante.
La nostra provincia, secondo l’ultima mappa delle zone carenti redatta dalla Regione, conta 209 incarichi da assegnare a un medico di ruolo. Nella classifica emiliano romagnola si trovano di fronte a un’assenza più critica di camici bianchi Modena e Bologna, rispettivamente con 267 e 247 dottori che mancano.
I nuovi posti a tempo determinato, sulla base della graduatoria, saranno assegnati a metà giugno. “Dopo tale assegnazione – ha fatto sapere l’assessore regionale alla sanità Massimo Fabi, intervistato dal Corriere Bologna – le zone non coperte saranno attribuite a medici con incarico a tempo determinato, secondo le necessità delle aziende sanitarie, per consentire a tutta la popolazione l’accesso alle cure primarie”.
“Pertanto – ha specificato l’assessore – non è corretto considerare questi numeri come esito definitivo della copertura delle zone carenti, ma come una fase della procedura di assegnazione”.
Tramite incarichi assegnati a tempo determinato le singole Ausl cercheranno, come sempre, di sostituire chi va in pensione, chi abbandona oppure ancora chi accede a un’altra specialità.
Col contagocce, poi, avvengono gli ingressi ai percorsi di formazione: sono stati 175 i posti messi a disposizione in quest’ultima chiamata. A complicare lo scenario c’è poi la riforma proposta dal governo, che farebbe diventare le nuove leve dipendenti del Sistema sanitario nazionale e che potrebbe comportare una fuga verso altre specialità o verso il settore privato.
Nessuno vuole fare il medico di base: il bando regionale è un flop. VIDEO
20 maggio 2025Pubblicato nei mesi scorsi per reclutarne 1.434, hanno risposto in 349. La situazione rischia di aggravare ulteriormente la cronica carenza di professionisti, soprattutto nei piccoli centri. Reggio Emilia è seconda in regione dietro Modena per maggior numero di incarichi vacanti













