REGGIO EMILIA – I Nuclei di assistenza territoriale di Rio Saliceto, Novellara e Toano, attivati dall’Ausl per la carenza di medici di medicina generale, sono stati chiusi. Anche in quei tre paesi è arrivato un nuovo professionista, titolare o provvisorio. Dal primo marzo però un nuovo Nat potrebbe essere attivato a Rolo. “Abbiamo fatto tutto il possibile ma non abbiamo trovato nessun incarico, quindi ci stiamo attrezzando per istituire un nuovo Nat”, dice Marina Greci, direttrice del dipartimento cure primarie dell’Ausl. Resta complessa, ma migliora in generale, la situazione in provincia. “Nel 2023 sono state pubblicate 47 zone carenti e assegnate 34, cioè il 72%. Nel primo semestre del 2022 la copertura era solo dell’8%, nel secondo semestre 2022 del 52%”, continua Greci.
A oggi sono 309 i medici di medicina generale in provincia, di cui 282 titolari e 27 provvisori. Sta diminuendo il numero degli incarichi a tempo determinato: un anno fa erano 45. Questo per la dottoressa Greci costituisce un grande passo avanti. A cosa si deve questo miglioramento? “Sono medici che escono dagli ospedali, ma devono poi fare la scuola”.
Di contro però gli ambulatori nelle piccole frazioni stanno via via scomparendo. “Sta accadendo ad esempio a Cadelbosco Sotto – dice Greci – La dottoressa attiverà l’ambulatorio a Cadelbosco Sopra con la medicina di gruppo e farà più visite domiciliari programmate”. Il periodo più critico sarà l’estate, quando i medici giovani con incarichi provvisori li lasceranno per completare gli studi. “Attualmente abbiamo pubblicato altre 26 zone carenti, 16 delle quali dovute a pensionamenti”.
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