REGGIO EMILIA – L’arresto è avvenuto undici giorni fa, in flagranza. Con sé il luogotenente della guardia di finanza Cosimo Cifarelli, aveva duemila euro in contanti. Soldi ricevuti qualche istante prima da un imprenditore reggiano. Sono stati i colleghi delle Fiamme Gialle ad eseguire l’arresto, avvenuto in città nella rotatoria del casello dell’autostrada, dove si erano dati appuntamento il finanziere e l’industriale.
Quest’ultimo, di 71 anni, titolare di un’azienda del settore metalmeccanico, deve rispondere di induzione indebita a dare o promettere utilità. Denunciato anche il suo commercialista, con l’accusa di concussione. La stessa, pesante, in capo Cifarelli su cui gravano anche le ipotesi di reato di induzione indebita, rivelazione e utilizzo di segreti di ufficio, falsità materiale commessa da un pubblico ufficiale in atti pubblici e soppressione, distruzione o occultamento di atti veri.
Il militare, 58enne, da un mese era in aspettativa. Da 30 anni fa parte del comando delle Fiamme Gialle di Reggio, dove ha ricoperto vari ruoli fino al grado di luogotenente. Al di fuori della sua professione. è noto per essere un allenatore di calcio dilettantistico. In passato è stato portavoce di un’associazione che in rete con altre a livello nazionale si era prodigata per promuovere una riforma del diritto di famiglia.
Secondo l’accusa, avrebbe preteso la somma per un presunto interessamento riguardo a una segnalazione di irregolarità fiscale che gravava sull’imprenditore. Di fatto, in cambio dei soldi, lo avrebbe protetto da eventuali future verifiche. Sono state effettuate anche sei perquisizioni, tra locali e abitazioni, nei confronti dei soggetti coinvolti a vario titolo.
L’arresto del finanziere è stato convalidato dal gip, che gli ha applicato la misura cautelare dei domiciliari. Il sostituto procuratore Isabella Chiesi aveva chiesto per Cifarelli il carcere. Rita Gilioli, avvocato dell’imprenditore, fa sapere che in questa vicenda il suo assistito figura come vittima.
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