REGGIO EMILIA – E’ un 8 marzo pieno di angoscia e di difficoltà per le lavoratrici delle aziende i cui stabilimenti, nell’area di via Due Canali, sono stati distrutti dall’incendio della notte tra il 10 e l’11 febbraio. Sono tra le più penalizzate dalle conseguenze del rogo: molte di loro, per ragioni di famiglia e legate agli impegni con i figli, hanno dovuto rinunciare alla possibilità di fare le pendolari in altri stabilimenti nelle province vicine dove al momento prosegue la produzione che prima veniva realizzata a Reggio. Un disagio raccolto nel corso della nostra trasmissione ‘Il graffio‘ il cui studio si é collegato con via Due Canali dove si sono radunati oltre 70 addetti, tra cui molte donne.
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