REGGIO EMILIA – Inapplicabile il sequestro di beni per un ammontare di 38 milioni di euro chiesto dalla Procura Europea nei confronti della società Area Spa, oggi Area Srl in amministrazione giudiziaria, società con sede a Reggio, in via Degani, zona Campovolo, specializzata nella commercializzazione di accessori e ricambi per telefonia. Questa la decisione del Tribunale di Latina dove il procedimento giudiziario é incardinato.
L’azienda reggiana è coinvolta in una inchiesta che ha fatto emergere un presunto sistema illecito, architettato tra l’Emilia e il Lazio, finalizzato alla commissione di reati fiscali, quali l’evasione dell’Iva e l’emissione di false fatturazioni. Un giro da milioni di euro.
Il Tribunale ha rigettato il ricorso presentato dalla Procura Europea dopo che il Gip aveva respinto la richiesta di sequestro dichiarandosi incompetente.
Negli anni scorsi l’azienda aveva registrato un vertiginoso aumento del fatturato, passato dai 50 milioni del 2019 ai 108 del 2021.
L’inchiesta aveva portato lo scorso luglio alla condanna in primo grado a 6 anni di reclusione nei confronti di Corrado Mussini, 53enne domiciliato a Reggio, ex manager della stessa Area. L’avvocato Massimo Brigati del foro di Piacenza, che assiste Mussini, ha preannunciato ricorso in appello.
L’indagine ha coinvolto complessivamente 31 persone, di cui altre quattro, residenti in provincia di Reggio.
Frode fiscale tra l’Emilia e il Lazio: no del Tribunale di Latina al maxi sequestro. VIDEO
25 novembre 2024Il provvedimento è stato ritenuto inapplicabile nei confronti della società Area in amministrazione giudiziaria, società con sede a Reggio, in via Degani