REGGIO EMILIA – Crescere attraverso l’acquisizione di altre aziende fino a raggiungere un fatturato di un miliardo di euro: è l’obiettivo di Newlat, il gruppo alimentare con base in via Kennedy guidato e controllato dall’imprenditore campano Angelo Mastrolia.
***
Di strada Newlat ne ha fatta tanta in questi anni. Nata dalla Giglio post crac Parmalat, l’azienda è cresciuta fino a diventare uno dei protagonisti del settore a livello europeo. I conti 2020, dopo l’acquisizione della Centrale del Latte d’Italia, registrano ricavi per 517 milioni di euro. Il 47% del fatturato deriva dai prodotti lattiero-caseari, il 28 dalla pasta, il resto dai prodotti da forno e da altri prodotti. L’estero – Germania in testa – rappresenta il 32% dei ricavi.
Angelo Mastrolia, però, non si accontenta e nelle settimane scorse ha condotto in porto un’operazione che non ha precedenti per importi tra le aziende del nostro territorio. In febbraio Newlat ha emesso un bond puntando a raccogliere sul mercato almeno 150 milioni di euro per finanziare i propri progetti di crescita. Il successo è stato clamoroso. Le sottoscrizioni sono state pari a 200 milioni e sarebbero state ben superiori se l’offerta dei titoli obbligazionari non fosse stata chiusa anticipatamente la mattina stessa dell’apertura. La sola Cassa Depositi e prestiti ha sottoscritto titoli per 60 milioni.
L’obbligazione targata Newlat ha una durata di 6 anni e un rendimento lordo annuo del 2,625%. Significa che il 19 febbraio 2027, oltre a restituire i 200 milioni avuti in prestito, Newlat dovrà versare agli obbligazionisti più di 31 milioni di interessi. Alle nostre latitudini non si è mai visto nulla di simile. In un prossimo servizio vedremo quali sono le caratteristiche del bond emesso da Newlat.
Leggi e guarda anche
Reggio Emilia Parmalat bond Cassa depositi e prestiti Giglio Newlat Centrale del Latte d'Italia Angelo Mastrolia










