REGGIO EMILIA – Inchiesta della Procura di Bologna per un appalto da 123 milioni di euro nell’ambito di una gara indetta da Sam, Servizio Acquisti Metropolitani, e che aveva come oggetto l’affidamento e i servizi all’azienda ospedaliera universitaria Sant’Orsola di Bologna. Gara che era poi stata annullata con una sentenza del Consiglio di Stato, ma dalla quale era scaturita una battaglia legale.
L’esposto era stato presentato dalla società Rekeep Spa, arrivata terza alla gara vinta da Coopservice, poi appunto annullata per conflitto d’interessi. Risultano indagati per abuso d’ufficio e falsità ideologica il presidente di Coopservice Roberto Olivi e Marco Storchi, direttore della struttura complessa servizi di supporto alla persona dell’ospedale nonché marito della sorella di Olivi, un dettaglio che sarebbe stato omesso nel corso della gara di appalto.
Il legame di parentela sarebbe stato in effetti dichiarato da Storchi nel 2017, ma non sarebbe stato protocollato prima del 2019. Sulla vicenda la Procura ha poi aperto un fascicolo e le indagini sono affidate alla guardia di finanza bolognese. “Senza entrare nel merito tecnico-giuridico delle argomentazioni, che comunque ribaltano i precedenti esiti favorevoli – la replica di Coopservice – si approfondirà l’impianto decisionale al fine di impugnarlo nei modi e nei termini di legge nelle opportune e competenti sedi giudiziarie”.