REGGIO EMILIA – La moda può aiutare a superare le paure e pensare ad un mondo magico dove non esistono conflitti. Il messaggio esce dalla sfilata Max Mara alla Milano Fashion Week con le proposte per il prossimo autunno inverno. Una sfilata che richiama una sorta di modernismo “magico” per una moda comoda ispirata all’opera dell’artista Sophie Taeuber Arp.
Un’artista la cui opera è stata trascurata per decenni e viene ora riscoperta. Architetto, coreografa, ballerina, textile designer, pittrice e scultrice: una vera modernista che ha saputo dare, anche agli oggetti di uso quotidiano, un senso di magia e mistero. Wassily Kandinsky, Paul Klee, Giorgio de Chirico, Max Ernst e Guillaume Apollinaire: Sophie Taeuber-Arp li incontrava ogni sera al Cabaret Voltaire di Zurigo, il ricettacolo dell’avanguardia artistica dell’epoca.
Le marionette e i costumi disegnati da Sophie Taeuber-Arp per la sua opera più famosa, “King Stag”, irradiano energia e spirito cinetico. Personaggi fiabeschi sospesi tra il mondo animale e quello dei robot, ai quali si ispirano le silhouette forti e sorprendenti di Max Mara. In tutte le sfumature un arazzo di Sophie Taeuber-Arp.
‘Dopo tutto quello che abbiamo vissuto – dice il direttore creativo Ian Griffiths- la donna è motivata a vestire qualcosa di nuovo solo se ha un certo senso di magia’. Difficile parlare di arte e moda nei giorni in cui la Russia ha invaso l’Ucraina, ma ‘negli ultimi anni abbiamo vissuto tante cose brutte- spiega- dobbiamo superare anche questa situazione, ovviamente senza essere superficiali, il nostro compito nella moda – sottolinea Griffiths – è aiutare la gente a superare le paure, aiutare la donna a essere pronta per qualsiasi situazione, mandando un messaggio di speranza’.

Il gioco di opposti in passerella: mini e maxi, micro e macro, skinny e oversize. Le microgonne di nylon trapuntato si portano con i cuissard piatti di maglia con imbottiture anatomiche, che tornano nei maglioni in mohair, i pantaloni sono ampi, in lana o nylon, gli abiti sono senza misure, lunghi o corti, come i cappotti. Immancabile il teddy bear, che diventa anche tunica, pantalone e addirittura uno short e si porta persino sotto al piumino oversize. Accessorio immancabile, la cagoule di lana, tra freddo e mistero. La cerniera oro pallido, che chiude giacche sartoriali e cappotti maschili, percorrendo spacchi e tasche.
Al centro della scena ci sono anche e ovviamente i cappotti Max Mara. Pezzo forte della maison da 50 anni almeno. Perfetti nella forma, lunghi o corti, sottolineano nuove silhouette. Immancabile, il Teddy Bear Coat con il suo tessuto che diventa anche perfetto per una tunica, una gonna lunga e persino per un audace paio di shorts. Max Mara propone anche piumini oversize e una serie di maglioni caratterizzati da sorprendenti motivi grafici astratti. Insomma sobrietà e magia, sposata alla tradizione dei pezzi iconici.
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