CORREGGIO (Reggio Emilia) – Maurizio Scaltriti, professore e ricercatore di Correggio, vive da tempo a New York dove lavora per il colosso farmaceutico Astrazeneca come vicepresidente della Medicina Traslazionale nel Dipartimento di Oncologia. Pianifica e porta avanti nuovi studi clinici. Studi che gli sono valsi un importante premio internazionale. “Si tratta del Magnes Award, il premio che ogni anno la società israeliana di farmacologia e fisiologia dà a ricercatore che si sono evidenziato per scoperte particolari nel campo della biologia molecolare e delle terapie sperimentali. Nel mio caso è stato più un premio alla carriera, per il percorso degli ultimi 15 anni e le pubblicazioni che hanno portato a diverse sperimentazioni cliniche e scoperte che possono cambiare la cura dei pazienti oncologici”.
Una attività portata avanti ora all’interno di Astrazeneca, ma non c’è solo la ricerca. Scaltriti ha anche fondato una startup, Medendi, per aiutare i pazienti di tutto il mondo a trovare le cure più efficaci. Come si porta la ricerca in corsia? “Sia quando ero al Memorial Sloan Kettering Cancer Center a New York sia ora in Astrazeneca, ho accesso a tecnologie e risorse che non sempre sono quelle che si trovano in corsia. E’ per questo motivo che insieme al mio socio, il dottor Giorgio Pasetto di Modena (originario di Rolo), ho fondato la start up Medendi, che si occupa di accompagnare i pazienti oncologici nel loro percorso terapeutico qualora vogliano approfondire di più il percorso diagnostico e terapeutico. Faccio un esempio: possono fare esami genomici e proteomici che magari non sono offerti dal sistema sanitario nazionale, che possono dare accesso a studi clinici sperimentali presenti sul territorio nazionale ma anche all’estero”.
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