REGGIO EMILIA – L’organizzazione, dal punto di vista della logistica e delle misure anti contagio, ormai è più che rodata. Gel igienizzante, distanziamento e mascherina sono dettagli più che scontati.
Come l’anno scorso, va in scena una maturità con un solo orale e senza prove scritte, dunque. Un orale “rinforzato”, detto anche maxi, della durata di circa un’ora, diviso in quattro parti. La prima verte sulla discussione di un elaborato che gli studenti hanno già consegnato da settimane. Si prosegue con la discussione di un un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento della lingua e letteratura italiana. Si passa poi ad analizzare alcuni materiali legati ad altre discipline di studio. Infine, nell’ultima parte del colloquio, si concentra sulle attività relative ai percorsi per l’orientamento.
Sono 97 le commissioni già insediate nelle superiori della nostra provincia, chiamate ad esaminare oltre 3.900 studenti di quinta, più una sessantina di privatisti. Commissioni che, per il secondo anno, sono formate esclusivamente da componenti interni. Solo il presidente è un esterno. Una aspetto che è sinonimo di rassicurazione per i maturandi, che possono così essere ascoltati e valutati dagli stessi prof che li hanno seguiti in classe o per via telematica nei periodi di didattica a distanza.
Reggio Emilia studenti reggiani emergenza coronavirus covid-19 maturità 2021