REGGIO EMILIA – Notte prima dell’esame, ma non quell’esame. Non ci sarà il tema di italiano che ogni anno teneva tutti i maturandi con il fiato sospeso, cercando di indovinare quali tracce sarebbero uscite tra i grandi della letteratura e gli argomenti di attualità.
Quella che comincia domani anche per 3.766 studenti reggiani è un’altra maturità, quella rivoluzionata dal Coronavirus e che si farà indossando le mascherine, quella che prevede solo un colloquio orale. Un esame che arriva dopo 4 mesi di lezioni in video e non nelle scuole, chiuse dal 24 febbraio. In classe ci si tornerà solo a partire da domani, quando prenderanno il via le interrogazioni negli spazi che sono stati riorganizzati e ripensati per permettere il distanziamento sociale. Sarà un’emozione per tutti: “Abbiamo trovato i docenti emozionati al pensiero di rientrare dopo così tante settimane”, ha detto a Tg Reggio la professoressa Barbara Fava, dirigente scolastico dell’istituto “Russel” di Guastalla e presidente di commissione a Montecchio.
Per quanto concerne gli studenti, “ci sono due punti in questa prova che permetteranno loro di fare emergere quanto appreso durante l’anno e nei mesi del lockdown. I ragazzi si sono impegnati tanto a casa, senza sottovalutare questo esame. Cerchino di viverlo con gioia ed emozione, perché è vero che è diverso rispetto al passato, ma è pur sempre un momento di passaggio molto importante”.
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