NOVELLARA (Reggio Emilia) – Silenziosa, giovanissima e coraggiosa. Saman Abbas ha scelto di parlare all’inizio dello scorso dicembre, ha saputo da chi andare: ha raccontato ai servizi sociali di un matrimonio combinato per lei in Pakistan. Aveva ragione. C’erano dei biglietti aerei, di lì a qualche giorno l’avrebbero fatta partire. All’epoca aveva ancora 17 anni. E’ scattata la messa in protezione da parte del Comune di Novellara mentre parallelamente iniziavano le indagini dei carabinieri sfociate poi nella denuncia dei genitori della ragazza. Il 18 dicembre Saman ha compiuto 18 anni mentre era in comunità, e da lì si è allontanata, sembra volontariamente, l’11 aprile. Un allontanamento di cui comunque i servizi sociali del paese della Bassa hanno informato l’autorità giudiziaria.
“Era già accaduto che altre ragazze finissero sotto protezione, per essere avviate verso un percorso tutelato – dice il sindaco Elena Carletti – Accade soprattutto nella relazione con la scuola di segnalare determinati casi sospetti, e si aprono attenzioni particolari su dinamiche che riusciamo a intercettare. Nel caso di Saman purtroppo non è emerso dalla scuola, ma grazie alla sua determinazione di giovane che l’ha portata a denunciare. Cosa non scontata”.
E’ essenziale che nessuno si senta solo, anche chi pensa di esserlo. Sabato al parco Augusto Daolio di Novellara era già in programma l’inaugurazione di una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne. In queste ore di ansia per la sorte di Saman, l’iniziativa assume ancora più significato. Tre anni fa circa l’amministrazione ha promosso l’attivazione dell’associazione La Rosa dei venti. “Un centro culturale, con lo scopo di creare una comfort zone, una zona franca e di fiducia dove tutte le donne possano trovare un riferimento, anche una rete amicale”, spiega Carletti.
Novellara, la ragazza scomparsa: ora si indaga per omicidio. VIDEO











