REGGIO EMILIA – Continua a fare discutere il caso del 54enne reggiano morto in Olanda a seguito di una aggressione. Intanto, emergono le prime indiscrezioni sul possibile scenario in cui è maturata la violenza.
“Massimiliano Ferrara non aveva contatti con la comunità italiana di Eindhoven, nessuno di noi lo conosceva”. A parlare a Tg Reggio è una delle referenti della rete di italiani che vivono nella città olandese, un migliaio quelli attualmente registrati. Preferisce rimanere anonima, perché si dice spaventata dall’episodio che ha portato alla morte del 54enne reggiano, deceduto in ospedale dopo essere stato trovato agonizzante in una abitazione. Ferrara si era trasferito a Eindhoven 7 anni fa.
“Questa è una città di circa 220mila abitanti, una realtà operosa e abbastanza tranquilla. L’abitazione in cui è stato trovato l’uomo si trova nella prima periferia. Non è una zona particolarmente pericolosa, ma è piuttosto nota per la presenza di spacciatori di droga e soprattutto di notte è meglio non frequentarla”, ha aggiunto la giovane italiana che coordina molte attività a cui partecipano i nostri espatriati nella città capoluogo della regione del Brabante Settentrionale.
Una violenza forse legata a droga e soldi: secondo quanto filtra, sarebbero queste le piste che la polizia olandese starebbe seguendo per inquadrare il movente dell’aggressione di cui Ferrara è stato vittima. Sulle indagini viene, però, mantenuto il più stretto riserbo. A chi appartiene l’abitazione in cui Ferrara è stato trovato? Chi viveva lì? Perché l’uomo si trovava in quel posto? Chi ha dato l’allarme? Domande che per il momento restano senza risposta. Gli inquirenti, dopo aver lanciato un appello attraverso organi di stampa e social network per sollecitare chi sappia qualcosa a mettersi in contatto con le forze dell’ordine, preferiscono lavorare a bocche cucite.
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