REGGIO EMILIA – “E’ un mestiere difficile. Per me è stato un anno positivo, faticoso, di lavoro. Ce l’ho messa tutta per mettermi a disposizione”. Un anno da sindaco è passato in un amen. Da quella netta vittoria elettorale dell’8 e 9 giugno 2024, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia.
Marco Massari, medico prestato all’impegno politico dopo 35 anni di lavoro in ospedale, si è buttato a capofitto nella nuova sfida, superando lo scetticismo di alcuni, la diffidenza di altri e anche qualche guaio fisico. La sua giunta sta lavorando a un piano di rilancio del centro storico e ha avviato una riflessione pubblica sul sistema dei servizi. Con cautela e senza proclami, il sindaco ha fatto anche scelte discusse, come quella della richiesta dell’esercito in zona stazione. “Credo che l’esperienza sia positiva. Nessuno si aspettava miracoli, tantomeno noi. E’ una vigilanza dinamica, non sono sempre fermi. Fanno un lavoro importante”.
La giunta sta vagliando le manifestazioni di interesse per il nuovo Piano urbanistico generale, privilegiando le proposte di insediamento che creano lavoro di qualità e che puntano sulla riqualificazione, più che sul consumo di suolo. Intanto, nel contrasto delle infiltrazioni mafiose nell’economia, la prefettura di Reggio continua a fare la parte del leone in Emilia Romagna, con 81 interdittive antimafia su 109. Nelle ultime settimane si registra un salto di qualità e il sindaco dice chiaramente che sta dalla parte del prefetto senza tentennamenti. “I titolari delle imprese hanno tutti gli strumenti per opporsi alle interdittive, però sono campanelli d’allarme e noi non arretriamo di un millimetro”.
Reggio Emilia Decoder Marco Massari