REGGIO EMILIA – Visto l’aumento considerevole di contagi da Covid, l’Ausl raccomanda la vaccinazione per le persone ultra 60enni e per quelle in condizioni di fragilità. A sottolineare l’importanza di contrastare la diffusione crescente del virus è l’infettivologo del Santa Maria Nuova, Marco Massari. “In provincia, a inizio novembre, avevamo poco più di una quarantina di ricoveri dovuti al virus, ora stiamo stabilmente tra i 90 e i 100”.
Il Covid è tornato a galoppare. Non si può parlare di una situazione di emergenza, ma sicuramente la crescita impetuosa dei contagi registrata nelle ultime settimane sta creando qualche preoccupazione e ha messo nelle condizioni molte aziende sanitarie del paese, tra cui quella reggiana, di sensibilizzare maggiormente la popolazione sulla vaccinazione attraverso l’organizzazione di nuovi open day vaccinali. “La dose di richiamo è necessaria, soprattutto per le categorie a rischio, perché il sistema immunitario ha bisogno di essere tenuto in costante allenamento”.
Chiediamo però al dottor Massari se nei mesi scorsi non sia stata sottovalutata l’ipotesi di un ritorno del Covid e, dunque, finora si sia insistito poco sulle vaccinazioni. “L’attenzione delle autorità sanitaria è stata sicuramente insoddisfacente, a partire dal ministero fino alle singole aziende sanitarie. Alcuni medici di medicina generale tendono a sottostimare l’eventuale danno e si sono presi delle responsabilità disincentivando la vaccinazione o non promuovendola a dovere”.
Oltre alla vaccinazione, una misura di protezione che non dovrebbe essere dimenticata è rappresentata dalla mascherina: “Dovrebbe diventare una buona norma igienica, anche individuale, e di convivenza”, ha concluso Massari.
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