REGGIO EMILIA – “Le affermazioni del sindaco di Casalgrande sono infondate ed estremamente gravi e Daviddi ne risponderà in sede civile e penale”. E’ durissima la reazione di Fcr alle accuse del primo cittadino del comune del plesso ceramico.
La commercializzione delle mascherine prodotte dalla Nuova Sapi e da altre aziende del territorio è condizionata da logiche speculative? Per rispondere a questa domanda è necessario analizzare il processo di formazione del prezzo. Intanto va detto che le aziende coinvolte nel progetto sono in realtà una decina e occupano circa 150 addetti. Fino a ora la riconversione parziale o totale delle linee produttive ha permesso di consegnare 220mila mascherine a 25.500 famiglie reggiane e a 81 aziende. Ma i numeri crescono di giorno in giorno, perché prima che il progetto divenisse operativo le mascherine erano quasi introvabili e i prezzi sostanzialmente fuori controllo.
Ora vediamo come si arriva ai 90 centesimi del prezzo di vendita per ogni singola mascherina nelle farmacie comunali. Fcr acquista le mascherine da Nuova Sapi a 50 centesimi l’una e le vende alle farmacie pubbliche e private e alle aziende a 60 centesimi. Fra il primo e il secondo passaggio c’è un insieme di attività in cui, al puro e semplice costo di produzione, vanno a sommarsi altri oneri: l’impacchettamento delle mascherine, la logistica, la consegna del prodotto agli acquirenti e la commercializzazione. Nel caso di Fcr, il corrispettivo per questi oneri è di 24 centesimi per ogni mascherina.
Il prezzo di vendita al consumatore praticato dalle farmacie Fcr è infatti di 74 centesimi. A 90 ci si arriva per effetto dell’applicazione dell’Iva al 22%. Quei 90 centesimi, sottolineano le farmacie comunali, rappresentano un prezzo inferiore fra due e cinque volte rispetto a quelli che si possono trovare sul mercato, sia nei negozi che online.
“Ho trovato lunare l’uscita del sindaco di Casalgrande che se la prende con Fcr dicendo tre falsità, di cui la prima è di una gravità assoluta – le parole di Luca Vecchi – ovvero che speculerebbe sul prezzo delle mascherine. E’ esattamente il contrario. Le mascherine che si trovano sugli scaffali di Fcr a 0,90 euro l’una sono le più economiche, in un mercato nel quale – ahinoi – c’è chi vende lo stesso prodotto a tre, cinque volte tanto. Quando non dieci volte tanto, come ci segnalano alcuni cittadini. Sono certo che il collega Daviddi vorrà rettificare questa sua considerazione.
Le altre due informazioni che non corrispondo al vero sono che Nuova Sapi sarebbe stata costretta a firmare un accordo in esclusiva con le Farmacie: questo è falso. Suggerirei al collega di verificare le informazioni in suo possesso perché sono totalmente inesatte. Inoltre, se sostiene che Nuova Sapi sia una ‘sua’ azienda, vorrei conoscere da Daviddi se la possieda al 51%, al 33% o anche soltanto all’1%.
Capisco lo stress che attanaglia tutti noi, ma quando si muovono accuse così gravi e infondate forse chiedere scusa sarebbe un gesto di intelligenza. In caso contrario, se ciò non accadrà, sarà chiaro a tutti che questa polemica miserabile nasconde l’intenzione di speculare politicamente, questo sì, su un grave momento di sofferenza e di paura della cittadinanza. Se così fosse, ognuno si assumerà nelle sedi opportune la responsabilità delle parole che ha pronunciato, ma io certamente non parteciperò a teatrini penosi che danneggiano tutta la comunità provinciale”, ha concluso il sindaco.
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