REGGIO EMILIA – Tra le note liete di questo avvio zoppicante di campionato della Reggiana c’è sicuramente il portiere Martin Turk. Giovane, un tantino spavaldo, danza tra i pali. Forse un’eredità dal suo primo amore durato appena un anno. Sì, perché il 19enne sloveno che lo scorso anno in serie B ha sostituito, con buonissime prestazioni, Buffon per ben 10 volte, che ha già vestito la maglia della sua nazionale e di cui il preparatore di Oblak ha detto “potenzialmente è più forte di lui”, a sei anni aveva un altro sogno: diventare un ballerino. “Ho ballato un anno poi i compagni della scuola mi hanno detto: guarda che tu devi giocare a calcio… mio padre giocava, mio fratello giocava, ma sono il primo portiere in famiglia”.
E Turk, che è stato ospite di To Be Reggiana, guarda al padre anche per l’obiettivo che ha per quando sarà troppo grande per il calcio. Come lui, che invece dovette abbandonare la carriera sul campo, gli piacerebbe essere un pompiere e aiutare. “I suoi genitori non avevano tanti soldi per accompagnarlo quindi adesso è contentissimo per me; se qualcosa andasse storto o alla fine della carriera mi piacerebbe fare quel mestiere”.
Nonostante i tre punti con l’Ancona siano arrivati con un autogol dei marchigiani, Martin Turk spiega come il clima sia già molto diverso rispetto a quello della scorsa settimana, quella del dopo Fiorenzuola: “Stiamo respirando un po’, ci siamo parlati seriamente. Dopo il 5-0 preso a Fiorenzuola eravamo tutti molto arrabbiati”.
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