NOVELLARA (Reggio Emilia) – Mario Pavesi, scultore tra l’altro del cavallo che campeggia davanti al Core, ha allestito una mostra delle sue opere nel cortile della sua abitazione a Novellara.
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Il ritratto di Mario Pavesi è l’ultimo di una serie. Pare che guardi tutti gli altri. I volti che lo precedono, sono quelli dei suoi maestri di vita: filosofi come Shopenhauer, Marx, Bakunin; scienziati come Einstein e Margherita Hack, artisti quali Wagner e Nureyev, la poetessa Alda Merini e altri. Ventitrè ritratti, uno solo dei quali, ad eccezione di quello dell’autore, dedicato ad una persona vivente: il filosofo Umberto Galimberti.
L’idea della mostra all’aperto è nata durante il lockdown. Oltre alla galleria dei ritratti ci sono sculture che ritraggono figure religiose, animali e corpi umani, opere che segnano il cammino artistico di Pavesi nel corso degli ultimi vent’anni. Il giardino di casa fa da cornice a tutti i lavori. Mario Pavesi, noto a Reggio soprattutto per aver donato al Core il cavallo che campeggia davanti all’ospedale oncoematologico, ha esposto negli Stati Uniti, in Germania, in Russia e in molti altre paesi. A 75 anni non smette di fare progetti.
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