REGGIO EMILIA – Zero isolamenti nel Reggiano, intendendo con la parola “isolamento” la separazione del virus dall’organismo. E’ un’operazione che si fa in laboratorio e tra Reggio Emilia e provincia sono state eseguite alcune decine di esami di questo tipo su persone ricoverate per malattie infettive. Se il Covid è emerso con una media del 15%, l’influenza stagionale non è mai comparsa.
Le analisi fatte dall’Igiene pubblica di Parma, deputata per la Regione a registrare l’influenza stagionale per poi far confluire i numeri nella banca dati nazionale, conferma. E’ abbastanza impressionante, se si pensa che l’ultima epidemia influenzale aveva messo a letto circa 70mila reggiani. E’ anche vero che solitamente il picco arriva a fine gennaio, quindi c’è ancora un po’ di tempo per essere smentiti, ma al momento la situazione che emerge è questa. Si è abbassata notevolmente l’incidenza anche dei cosiddetti “virus simil-influenzali”, e non solo. “Ci sono circa 200 tipi di virus respiratori – ha spiegato Marco Massari, direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ausl – ne vediamo meno che in estate; e poi si è abbassata la percentuale di tutte quelle patologie da contatto, come i virus gastrointestinali, che colpiscono i bambini”.
Le precauzioni anti diffusione Covid, e quindi lavaggio delle mani, uso della mascherina e assenza di assembramenti, stanno avendo effetti anche anti influenzali. “I bimbi sono molto bravi a scuola – ha aggiunto Massari – perché sono solitamente vettori molto importanti dell’influenza; e poi, la chiusura dei centri sociali, è chiaro che sono cose che servono”.
Mesi fa c’era stato un grande allarme per quello che sarebbe potuto accadere con l’arrivo dell’inverno e con la combinazione Covid-influenza. Poi, è stato osservato quello che è accaduto nell’emisfero Sud del mondo, dove l’influenza non si è manifestata.
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