REGGIO EMILIA – Ne ha fatta di strada Marco J Mammi su quella vespa. Un percorso sempre scanzonato, cercando di donare quella leggerezza che non è superficialità ma è “planare sulle cose dall’alto”, senza avere macigni sul cuore, nonostante la sua poetica in questi anni sia stata anche tanto composta dal sentimento della nostalgia per i tempi dell’infanzia. Ora saluta il progetto dialettale che dal 2018 l’ha reso famosissimo, e non solo in provincia. Come quando si dice addio al primo amore, consapevoli che quella parentesi è finita ma che ci ha dato non tanto, di più. “Non vorrei mai che delle mie canzoni si possa dire che siano seimper cla fòla – spiega -per questo motivo ho deciso di metter eun punto alla fine di questo bellissimo capitolo che mi ha fatto divertire tantissimo e spero abbia fatto divertire anche voi”.
Impossibile citare tutte le serate in cui Marco da Salvaterra e la sua band hanno riempito circoli e piazze: da Villalunga, a piazza della Vittoria a Reggio, al teatro Asioli di Correggio, all’evento pro alluvionati della Romagna dello scorso giugno al Pigal assieme a tanti altri artisti. E proprio lì, al circolo di via Petrella, Marco J Mammi ha scelto di salutare il suo primo amore per andare incontro ad altri progetti: non una, ma due serate, il 7 dicembre alle 21 e l’8 dicembre alle 17.30, con l’organizzatore, Max Punghellini e i volontari del circolo già pronti ad accogliere gli spettatori. Ci sono ancora posti a disposizione per l’8 dicembre, ci si può prenotare attraverso vivaticket o chiamando il circolo.
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