REGGIO EMILIA – Da qualche anno si assiste ad una vera riscoperta del dialetto specialmente nella musica. Tante le band e i cantautori che hanno deciso di seguire questo genere sempre più amato dal pubblico. Ospite del nostro Tg speciale è stato Marco J Mammi, al suo secondo album tutto reggiano.
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La reggianità con tutto quello che rappresenta, il dialetto che ne è la lingua madre, la cucina con le sue antiche tradizioni e non ultimo raccontare il forte carattere emiliano. C’è tutto questo e forse molto di più in questa riscoperta dalla musica che racconta lo spirito reggiano attraverso il dialetto. Band e cantanti che a dispetto di chiusure e date cancellate, continuano ad avere seguìto e pubblico. Felice espressione di questo genere Marco J Mammi, 37 anni nato a Scandiano ma di Salvaterra, come ama ricordare, al suo secondo album di brani assolutamente originali dei quali cura musica, parole e video. “Principalmente nasce una idea, qualcosa che vorrei esprimere in dialetto, e si arriva alla canzone finita come soluzione finale”.
Un’arte raffinata e mai banale dietro a canzoni che all’apparenza leggere e ironiche, raccontano storie di vita quando questa era forse più difficile ma anche più vera. Mammi, veterinario mancato, ha una laurea conseguita all’Università di Parma nel cassetto, anche agli amati animali ha dedicato una delle ultime canzoni.
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