CARPI (Modena) – Ci si attendeva poco dall’incontro al ministero dello Sviluppo economico e, invece, il risultato ottenuto permette di tirare un sospiro di sollievo.
Sospesa la procedura di licenziamento che riguarda attualmente 67 lavoratori della Manifattura Riese, ex Navigare, che doveva scattare dall’1 agosto. La proprietà, che sino a oggi aveva disertato ogni incontro, ha accolto le richieste sindacali prorogando la cassa integrazione Covid al 27 ottobre. “Ora ci vuole una risposta industriale – hanno aggiunto i sindacalisti di Filctem-Filcaams Cgil – diretta o indiretta, per garantire al meglio i lavoratori”.
All’incontro avvenuto in diretta streaming al ministero del Lavoro, oltre a Cgil, Cisl, Uil e la Rsu aziendale, hanno partecipato il liquidatore incaricato dall’azienda insieme al consulente e al legale, un rappresentante di Unindustria Reggio Emilia e i rappresentanti della Regione.
Manifestazioni e scioperi sono in corso da settimane ed erano scattati a seguito della procedura avviata dall’azienda il 14 maggio scorso con licenziamenti previsti. Tutelare la forza lavoro, lo storico marchio, e lavorare per trovare un eventuale acquirente sono adesso le priorità. Solo pochi mesi fa, il trasferimento da Rio Saliceto alla nuova sede di Carpi avrebbe dovuto essere il primo passo di un piano di rilancio. Invece, si era aperto un cratere per Manifattura Riese giunta alla fine di una storia imprenditoriale nata nel 1961, con il marchio Navigare, abbigliamento sportswear da uomo.
Nel 2019, prima della pandemia, l’azienda aveva fatturato 23,7 milioni. L’anno dopo il crollo, fino ad arrivare a una perdita del 70% dei ricavi. Poi, l’annuncio della chiusura e dei licenziamenti, una quarantina impiegati nella sede di Carpi, gli altri nei punti vendita monomarca.
Una decisione arrivata nonostante 5 milioni di euro di liquidità e altrettanti di riserve. Una slavina diventata una valanga che ora a quanto pare si è riuscita almeno a fermare momentaneamente. Un nuovo incontro tra le parti è stato fissato per il 12 ottobre sempre al ministero del Lavoro per la prosecuzione degli ammortizzatori sociali; si confida in nuova convocazione presso il Mise, per una soluzione che preveda la continuità aziendale.
“Utilizziamo questo tempo per il confronto – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla – Nella prossima riunione chiederemo, come già fatto, all’azienda e alla proprietà di trovare le soluzioni utili per salvaguardare l’occupazione ed evitare gli esuberi. Ribadiamo che sarebbe incomprensibile e inaccettabile non utilizzare gli strumenti legislativi in essere”.
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