CANOSSA (Reggio Emilia) – E’ entrato in casa della ex – probabilmente con una copia delle chiavi fatta di nascosto – e l’ha aggredita, impedendole di scappare, gettandola sul letto e mettendole le mani al collo. Le urla della donna hanno insospettito l’amico che l’aveva appena accompagnata a casa, che ha chiamato i carabinieri. E sono stati proprio i militari della stazione di San Polo a porre fine all’incubo della signora, che nella tarda mattinata di ieri in caserma ha trovato la forza di denunciare i mesi di violenze e minacce. Per l’ex compagno, un uomo di 38 anni originario della Calabria che vive a Bibbiano, è scattato l’arresto.
La donna ha raccontato di essere vittima da tempo di una ossessione violenta, fatta di controlli continui, botte mai denunciate per paura, nemmeno quando finì in ospedale per una ferita alla testa infertale con una sedia di metallo. Poi le ripetute minacce, come “se non stai con me ti ammazzo”, “ti brucio”, “ti getto in un canale”. Un quadro che si unisce a quanto trovato dai carabinieri nella casa della vittima, a soqquadro dopo l’ennesima aggressione. La donna aveva sfogato tutte le sue paure in una lettera, che l’uomo ha trovato in casa e ha bruciato proprio mentre l’aspettava. Anche i resti di quella lettera sono stati trovati dai carabinieri. Ora tutti gli atti passano alla Procura, per i necessari approfondimenti di indagine e i passi successivi che porteranno al processo. Sviluppi che il 38enne, per ora, attenderà in carcere.
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