REGGIO EMILIA – Le piccole e medie imprese, che costituiscono gran parte del tessuto economico locale, stanno soffrendo maggiormente per le difficoltà di reperire materie prime a livello globale. Se n’è parlato questa mattina in un seminario organizzato da Unindustria.
Giorgia Iasoni, vicepresidente provinciale: “Abbiamo cercato di resistere al Covid, ora ci inginocchiamo davanti alla mancanza di materie prime. Le nostre Pmi sono esposte maggiormente ai rischi”. Le imprese reggiane stanno vivendo un momento di crescita e di ripresa dopo la pandemia, nel terzo trimestre 2021 la produzione è aumentata del 17,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Da inizio anno, però, il forte aumento della domanda va di pari passo con una crescente difficoltà nel reperire le materie prime e un conseguente aumento esponenziale dei prezzi di queste ultime. “Ci siamo trovati impreparati, con una domanda a livello mondiale molto alta, inattesa, e livelli dei costi pazzeschi”, ha aggiunto Fabio Storchi, presidente di Unindustria Reggio Emilia.
Tutto questo sta comportando non poche difficoltà alle aziende, che non riescono a rispettare i tempi di consegna e si trovano costrette a frenare l’attività, in un contesto che è stato definito una “tempesta perfetta. Si comprimono i margini di profitto, soprattutto nel nostro tessuto economico con aziende molto specializzate, che producono per grandi aziende e hanno scarso potere contrattuale”, ha spiegato Iasoni.
La ricerca di nuovi fornitori, la creazione di gruppi d’acquisto, il “fare sinergia”: sono alcune delle soluzioni emerse nell’incontro organizzato da Unindustria per discutere di questa crisi. Molte realtà stanno pensando al ritorno alla “regionalizzazione”: alla produzione locale di alcuni prodotti oggi acquistati a livello globale. Un contributo importante potrebbe arrivare poi dall’economia circolare, facendo ricorso a materie di “seconda mano”. “Abbiamo dato vita a ‘Rigenera’, un progetto che aiuta le nostre imprese ad adottare esempi di economia ricolare. Stiamo sviluppando una quindicina di progetti interessanti”, ha concluso Storchi.
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