REGGIO EMILIA – “E’ una proposta che non va bene, va cambiata radicalmente e mi auguro che questo appello venga raccolto”. Le parole dell’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi sono rivolte alla Politica Agricola Comune, conosciuta anche come PAC, tra i temi al centro del dibattito nazionale e internazionale.
La proposta della commissione europea per il settennato 2028-2034 prevede un taglio del 24% delle risorse rispetto al periodo precedente: da 386 miliardi di euro, la cifra a disposizione del comparto agricolo scenderebbe a 295. Tra le novità della proposta anche un nuovo modo di distribuire i fondi: oggi avviene attraverso i pagamenti diretti da Bruxelles e con lo sviluppo rurale gestito dalle regioni.
Nel 2028 ogni stato potrà definire le proprie misure per raggiungere gli obiettivi definiti dall’Unione Europea. “La proposta della commissione è un passo indietro di 70 anni – tuona l’assessore regionale – Viene smontata la politica comune, vengono ridotte le risorse e vengono esautorate le risorse nella gestione di questi fondi, quindi con processi di rinazionalizzazione”. Nelle ultime ore la Camera, con 228 voti favorevoli e 37 contrari, ha approvato la mozione della Lega a firma Roberto Molinari, contraria alla nuova PAC. La mozione ha ottenuto il sostegno bipartisan.
“Abbiamo bisogno di un’Europa lungimirante e coraggiosa, esattamente come i padri fondatori, quando hanno costruito l’Europa partendo dall’energia e dal cibo, costruendo la politica agricola comune. Davanti abbiamo una sfida enorme, dare un futuro all’agricoltura, di salvare le nostre produzioni puntando sulla qualità ambientale, dei prodotti e ambientale. Questo non si può fare con meno risorse del passato”.
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