REGGIO EMILIA – C’è anche il Santa Maria Nuova di Reggio tra gli ospedali italiani che hanno ricevuto un aiuto concreto dalla Fondazione Francesca Rava per gestire l’emergenza Covid nel settore della maternità.
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“Noi abbiamo acquisito degli ecografi con una gara ufficiale di area vasta e ci abbiamo messo due anni per ottenerli, con la fondazione Francesca Rava che ringrazio, e anche Assifact che è il benefattore, abbiamo ottenuto questo ecografo in un mese. Un tempo giusto dal punto di vista dell’impegno clinico richiesto, ma nel pubblico difficile da pensare”. A parlare Lorenzo Aguzzoli, direttore del reparto di ostetricia e ginecologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio.
L’ecografo di ultima generazione è già utilizzato nel reparto maternità Covid, aperto all’Arcispedale ad inizio marzo in quella che era l’area dei day Hospital. Sette le donne positive che hanno partorito bimbi negativi, 12 le gravide seguite in questo momento.
“L’accettazione, la degenza e le sale operatorie sono state separate dal reparto non Covid, da noi i compagni hanno sempre assistito al parto e nel post parto ci sono orari d’ingresso”.
La donazione della Fondazione, grazie all’Associazione Italiana per il Factoring, fa parte di un progetto nazionale partito dalla Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano che vede coinvolti il Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma e l’ospedale Sant’Anna di Torino: i reparti di maternità di questi ospedali saranno dotati di urgenti strumentazioni che, al termine dell’emergenza, rimarranno a disposizione delle rispettive strutture.
“Questi ospedali hanno da 6 mila o 8 mila parti l’anno, noi l’anno scorso 2.200, forse quest’anno arriveremo a 2.500 ma lo sforzo organizzativo è il medesimo”, chiosa Aguzzoli.
Testimonal d’eccezione del Progetto Maternità Covid-19 della Fondazione Rava è l’attrice ed ex modella Martina Colombari: “Dare la vita è sempre straordinario, soprattutto in questo momento di emergenza, mi sono messa da subito a disposizione come sempre cerco di fare”.
Anche la cantante Arisa, da anni al fianco della Fondazione come volontaria e testimonial, ha scelto di sostenere il progetto donando un brano inedito, dal titolo “Nucleare”, scritto dalla cantautrice Manupuma.
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