REGGIO EMILIA – La Polizia postale di Firenze ha arrestato due donne, una di Reggio e l’altra di Terni, madri di due bambine. Sono entrambe accusate di aver abusato delle figlie per produrre materiale pedopornografico.
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“Abbiamo messo al sicuro due bambine”, ci dice al telefono Barbara Strappato, dirigente della Polizia postale della Toscana, che ha arrestato una donna di 40 anni residente in città. La Polizia postale ha eseguito una misura di custodia cautelare emessa dal Gip di Firenze. La donna, fermata a Reggio, è accusata di avere commesso abusi sessuali sulla figlia fin dai primi anni di età per produrre foto a carattere pedopornografico che poi venivano inviate via WhatsApp ad un uomo residente in provincia di Grosseto, anch’egli 40enne. Stesso provvedimento e stesse accuse per una donna di Terni.
Gli arresti costituiscono lo sviluppo di un’indagine avviata da tempo. Nell’agosto scorso il destinatario delle foto e dei video realizzati dalle due donne era stato arrestato con l’accusa di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. L’uomo su Telegram e su WhatsApp era iscritto a gruppi attivi nella condivisione di foto e video di bambini. Proprio l’esame del contenuto dei supporti informatici sequestrati aveva permesso di scoprire i rapporti tra l’uomo e le due donne. Sono così venuti a galla gli abusi sulle bambine, entrambe minori di 10 anni, una delle quali è figlia dell’uomo arrestato. Non sono emersi legami tra le due donne. La 40enne reggiana ha un compagno, che però, stando alle indagini, era all’oscuro di tutto.
La figlia della donna arrestata a Reggio è stata affidata ai servizi sociali e ora si trova in una struttura protetta nella nostra provincia. I reati contestati agli arrestati, a vario titolo, sono quelli di violenza sessuale su minori di dieci anni, produzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Gli abusi andavano avanti almeno dal 2016. Il movente economico, se c’era, non era prevalente. A Reggio, nella casa della donna, la Polizia postale ha sequestrato personal computer e cellulare: materiale che potrebbe fornire elementi per ulteriori indagini.