SANT’ILARIO D’ENZA (Reggio Emilia) – E’ stato siglato il decreto del presidente della Regione con il quale si riconosce lo stato di crisi per l’Emilia-Romagna. ‘La decisione – comunicano da viale Aldo Moro – è stata presa dopo i fenomeni di forte maltempo che hanno caratterizzato anche queste ultime ore’. E intanto, proprio alla luce della stato di crisi, prosegue la stima dei danni.
Quando la pioggia è intensa ma diluita nel tempo, la rete fognaria regge. Quando, com’è avvenuto venerdì mattina, dal cielo scendono 60 millimetri d’acqua in meno di un’ora accadono i disagi. Su buona parte della provincia il maltempo ha impervesato nel corso di tutta la notte, ma è stato dalle 7.15 alle 8 che sulla val d’Enza si è abbattuta quella che comunemente viene chiamata ‘bomba d’acqua’. E in quel lasso di tempo, i vigili del fuoco hanno ricevuto tantissime chiamate, diventate oltre venti interventi a Pieve Modolena, Calerno e Sant’Ilario, Campegine, Montecchio: ovvero la zona occidentale della provincia al confine con Parma.
Praticamente tutti gli interventi sono stati per scantinati, garage, parcheggi e sottopassaggi allagati. Tra le chiamate che hanno causato più lavoro l’allagamento del sottopassaggio di via Europa a Sant’Iario: tre automobilisti con i rispettivi mezzi sono rimasti bloccati.
In via Europa a Sant’Ilario si è lavorato per diverse ore, mentre c’è voluto molto meno per asciugare l‘atrio dell’ospedale Franchini di Montecchio, dove comunque il disagio non è mancato. L’acqua ha invaso anche la parte nuova del cimitero di Pieve Modolena, infitrazioni, denunciano i frequentatori, frutto anche della scarsità di manutenzione. L’allerta meteo, prorogata ieri di 24 ore, durerà fino a mezzanotte.
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