REGGIO EMILIA – La conta dei danni a livello regionale è di 240 milioni di euro. La stima si riferisce a infrastrutture pubbliche ed emerge dall’istruttoria svolta dalla Protezione civile provincia per provincia.
Sono sette quelle interessate da avversità atmosferiche di tipo eccezionale. Reggio Emilia, dai numeri, risulta essere il territorio più colpito visto che l’ammontare degli importi rendicontati supera i 91 milioni di euro, una cifra pari quasi ai due quinti del totale emiliano-romagnolo.
I costi complessivi degli interventi già attuati e di quelli necessari prossimamente, sia a breve che a lungo termine, sono stai inviati dal presidente della Regione Stefano Bonaccini alla presidente del Consiglio Meloni, assieme alla richiesta deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale. Una richiesta necessaria per fronteggiare le criticità con mezzi e poteri straordinari.
Le segnalazioni raccolte nel reggiano sono arrivate sia dai Comuni come Canossa, Baiso, Carpineti, Castellarano, Viano, Vezzano e Casina, sia dalla Provincia ma anche dal consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e da Iren Acqua, quest’ultima in merito a lesioni su reti idriche e fognarie. In gran parte i danni riguardano però le strade: 42 quelle della viabilità provinciale e, su otto di queste, in altrettanti punti è stato introdotto il senso unico alternato, in due casi con semaforo, ovvero sulla sp63 a Casina e sulla Sp513 a Vetto. I ripristini più urgenti sono quelli sulla sp76, la strada che porta al castello di Carpineti, e, a Ponte Secchia di Cerredolo, dove sulla provinciale 19 si è riprodotta la stessa situazione di un anno fa.
Nel conteggio dei complessivi 91 milioni hanno un peso rilevante gli interventi da pianificare per ridurre il rischio futuro. Tra questi il rifacimento parziale del ponte sull’Enza a Brescello tra Sorbolo ponente e Sorbolo Levante. Le risorse necessarie per renderlo percorribile anche durante le piene ammontano a 15 milioni di euro.
Servizio Tg di Alessio Fontanesi
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